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Era uva senza semi?

Quando Shaq ha incontrato Prince in Minnesota nel 1994.
L’incontro, raccontato nel libro “Shaq Talks Back” del 2001, è avvenuto durante il weekend dell’All-Star Game NBA del 1994 in Minnesota, alla sua seconda stagione nel campionato.
L’All-Star Game era già un parco giochi per le stelle nascenti: feste ovunque, celebrità che si mescolavano ai giovani talenti e flash delle macchine fotografiche che scattavano senza sosta. Il grande giocatore degli Orlando Magic si inserì perfettamente in questo contesto. Ma quel fine settimana avrebbe segnato un punto di svolta nella sua carriera.
Prince era in città per il suo leggendario concorso “The Most Beautiful Girl in the World”, che si tenne al Glam Slam North, all’interno dello storico Wyman-Partridge Building.
Il giovane O’Neal, desideroso di fare bella figura quella sera, salì al piano superiore dopo essere stato invitato da qualcuno dell’entourage di Prince e si ritrovò in una scena che sembrava uscita da un film hollywoodiano.

Prince aveva le ragazze più belle che avessi mai visto in vita mia: gli davano da mangiare l’uva, gli pettinavano i capelli, gli curavano le unghie dei piedi. Tutte guardavano solo Prince. Non mi guardavano nemmeno… C’erano anche delle ragazze che facevano da manichini, rimanendo immobili per tutto il tempo. C’erano lui e una ventina di ragazze che gli davano da mangiare l’uva

ricorda Shaq nel suo libro.

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La Strategia di Netflix coinvolgerà anche Purple Rain?

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Ho già parlato della fine indecorosa che ha fatto il documentario di Netflix su Prince (se volete leggere la storia, basta cliccare qui), che è stato cancellato a causa di divergenze sostanziali tra il regista e gli “eredi” su come raccontare l’uomo Prince.

La notizia interessante è che proprio il colosso dello streaming, nonché produttore cinematografico di successo, sarebbe in procinto di acquisire il catalogo cinematografico della Warner Bros., che include anche il film Purple Rain. Netflix e Warner Bros. Discovery (WBD) avrebbero raggiunto un accordo definitivo per la fusione/acquisizione della divisione “Streaming & Studios”.

Netflix non sarebbe interessata alla musica di Prince di proprietà della Warner Music Group; mentre quasi tutto il catalogo musicale di Prince è passato sotto la gestione di Sony (Legacy Recordings) nel 2021, esistono ancora quattro eccezioni storiche (e non proprio trascurabili). In base all’accordo che Prince firmò nel 2014 (e che è tuttora valido), i quattro album/colonne sonore legati ai suoi film Purple Rain (1984), Parade (colonna sonora di Under the Cherry Moon, 1986), Batman (1989) e Graffiti Bridge (1990) sono rimasti di proprietà di Warner Records. Questi album non sono passati né a Sony né a Universal (il cui accordo del 2017 è stato annullato dal tribunale) e sono ancora legati a “Warner”. Discovery (che include gli studi cinematografici, HBO e la DC, ma non i canali come gli italiani Real Time) e Warner Music Group (che si occupa di musica) sono due aziende completamente diverse e separate dal 2004. Warner Music Group non è in vendita e fa parte di un’altra holding (Access Industries).

Insomma, Netflix otterrebbe i diritti di distribuzione e la proprietà del film Purple Rain, diventandone il distributore globale e potendo caricarlo sulla propria piattaforma senza dover pagare licenze esterne e possedendone il master video. Alla faccia degli eredi che, dopo avere fatto i capricci, bocciando il documentario prodotto da Netflix, in futuro, dovrebbero trovare un accordo con Netflix nel caso in cui decidessero di inserire il film (o i film) in qualche cofanetto per racimolare altri sghei dagli anziani fan di Prince.

L’accordo, comunque, vedrà eventualmente la luce verso la metà del 2027. Auguri.