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Prince cambia e i Purple Reign ne approfittano

Uno dei momenti più importanti nella vita professionale e privata di Prince (dal 2000 in avanti) è la conversione ai Testimoni di Geova.

Una conversione che ha molte sfaccettature: sul fronte privato ora Prince fa molta attenzione a questioni tipo le trasfusioni di sangue. Sul fronte professionale, il passaggio alla religione inventata da C.T. Russell obbliga Prince a ricostruire la propria immagine e i propri contenuti, perché egli deve fare a meno dell’esibizionismo sessualpornaiolo che aveva contraddistinto il suo prodotto esteticomusicale fin dall’inizio. Niente più parolacce, niente più allusioni dirette al sesso (anche se il cd di Bria Elixer, potrebbe significare “he licks her”, lui lecca lei), niente più atteggiamenti apertamente pornografici. Pulito di tutta questa, secondo lui, robaccia, Prince rimane con le sue qualità musicali, di arrangiatore, esecutore e compositore. Che, comunque, non è poco.

Le celebrazioni per i 20 anni di Purple Rain nel 2004, ma anche gli ultimi festeggiamenti per il 25ennale del film+disco, ci insegnano che per la stragrandissima maggioranza del pubblico Prince è il cantante di Purple Rain. Purple Rain uguale Prince, per il pubblico americano.

Ma non c’è solo Purple Rain nel passato infinto di Prince. Ci sono decine di altri colori: l’esibizionismo di Dirty Mind o il sesso casuale di Lady Cab Driver.

Per i frequentatori delle Sale del Regno, Purple Rain si può rifare, forse anche When Doves Cry e Take Me With U. Ma Darling Nikky proprio no. Non si può più correre dietro alle ballerine fingendo orgasmi o allungare le mani verso le prime file dei concerti per saggiare i sapori delle sue giovani fan. Non ci si può più farsi fotografare con le dita a V e la lingua in mezzo.

La bellissima Head sparisce. Peccato.

Prince, sia chiaro, quando evolve diventando grande, lo fa come lo hanno fatto tutti prima di lui: perdendo freschezza e innocenza artistica e guadagnando in intelligenza e calma. Nulla di grave. Ma per Prince si tratta anche di non frequentare più un suo lato molto apprezzato dal pubblico: il sesso.

Egli, pertanto, perde una parte del suo personaggio (che poi sia vera l’equazione Prince privato = Prince sul palco ci sarebbe da discutere) e lascia lo spazio ad altri che studiando, esercitandosi e guardando decine di suoi concerti potrebbero imitarlo alla perfezione.

Come i Purple Reign. Una band di qualità eccelsa che ha tra le sue fila Prince. O, meglio, uno che fa Prince prima della conversione ai Testimoni di Geova. Tutte le mosse e le coreografie ci sono (e alcune davvero bellissime), e loro hanno guadagnato spazio anche al Dave Letterman show. Lo show, come già detto, concorrente di Jay Leno.

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Rebecca Romijn-Stamos

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Ecco, ancora una volta, che trovo dei punti di contatto fra mie diverse passioni. Come potete leggere in questa pagina, nel 1998 Rebecca aveva partecipato ad un cd di cover tributo a Prince. A lei toccò, o decise, di cantare “Darling Nikki”, che, tra i brani presenti nel cd, era sicuramente uno dei più spinti. A questo proposito Rebecca, in un’intervista concessa a Max e che potete leggere qui nel sito del Corriere della Sera, confessa di ascoltare e di cantare nel tempo libero, tra gli altri, proprio Prince. Ecco il punto di incontro che interessava me: quindi la scelta del brano contenuto in Purple Rain non deve essere stato proprio casuale. “Darling Nikki” parla di una ragazza che il protagonista incontra nella hall di un hotel (lobby in inglese). Questa Nikki poi non avrà problemi nel conquistare il piccolo principe, portandolo a divertirsi nel suo castello pieno di giocattoli molto costosi.

Questa canzone, scritta secondo il tipico stile porno/erotico del Prince di allora, fece epoca e divenne un segno dei tempi; infatti avrebbe spinto, nel 1985, una Tipper Gore (moglie dell’ex vice presidente degli Stati Uniti), sconvolta dall’attenzione di sua figlia per tale brano, a guidare altre 20 mogli e madri nel formare il “Parents’ Music Resource Center”, che con successo stimolò il Congresso affinchè obbligasse le compagnie musicale a porre il famoso adesivo (Parental advisory – Explicit Lyrics) sugli album con contenuti espliciti, che sarebbe diventato persino una forma di vanto per molti artisti. Dal punto di vista musicale, Prince utilizza in “Darling Nikki” una melodia molto orecchiabile per far passare un testo estremamente spinto (“I met her in a hotel lobby, masturbating with a magazine” L’ho conosciuta nella hall di un hotel, mentre si masturbava con una rivista).

The Prince Tribute, Party Of The Times

1. Missing Persons’ Dale Bozzio – I would Die For You (Keoki Mix)

2. Rebecca Romijn Stamos- Darling Nikki

3. Ice-T-Head

4. Heaven 17- Sign Of The Times

5. Mellow Man Ace featuring Geo- Irresistible Bitch

6. Dead Or Alive- Pop Life

7. Gary Numan- U Got The Look

8. Loleatta Holloway- I Wanna Be Your Lover

9. Sigue Sigue Sputnik and Buddy Miles- Baby I’m A Star

10. Adeva- 1999

11. Information Society- Controversy

12. Meeks- Red Corvette