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Royalty At The Park: Storia Non Raccontata di Prince e Michael Jackson

Cosa succede quando due icone della musica, spesso contrapposte, si incontrano in privato?

Nel corso della loro vita, Michael Jackson e Prince hanno avuto diversi scontri a partire dalla fine degli anni Settanta.

Alcuni, più famosi di altri. Altri, avvolti nella segretezza.

Nella primavera del 1988, dopo tre serate di tutto esaurito a Minneapolis, Prince decise di invitare Michael Jackson. Lo invitò nel suo complesso di Paisley Park.

Questo incontro privato tra due giganti del mondo dello spettacolo segna l’inizio di una vera amicizia. Era lontano dalla stampa, dagli addetti ai lavori e dai manager. La nascita di un rispetto reciproco che è continuato fino alla scomparsa di Michael nel 2009.

Royalty At The Park ci porta dietro le porte di questa fatidica serata. Di questa serata, la gente non sa quasi nulla.

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Ispirato a fatti realmente accaduti, Royalty at the Park è un cortometraggio in live-action

In fase di finanziamento tramite Kickstarter e le cui riprese sono previste per la fine del 2024. Aggiornamento di luglio 2025: il progetto non ha raccolto la somma prevista ed è stato abbandonato.

Fonte: https://www.kickstarter.com/projects/royaltyfilm/michael-jackson-and-prince-royalty-at-the-park

Traduzione

Come Tanya Smith ha ingannato le banche e incontrato Prince

Ecco chi è la nativa di Minneapolis che ha preso in giro Prince, hackerato banche e intascato 40 milioni di dollari (link nei commenti)

Quando aveva 13 anni, nel 1973, Tanya Smith si era procurata un biglietto aereo, aveva raggiunto la casa d’infanzia di Michael Jackson e aveva implorato di incontrarlo. A 20 anni aveva accumulato milioni di dollari violando i sistemi informatici delle banche. A 30 anni ha trascorso più di 13 anni in prigione per frode telematica, frode bancaria, associazione a delinquere e tentata frode con carta di credito.

In un nuovo libro di memorie, la Smith racconta tutte queste storie e altre ancora, tra cui quella di aver preso in giro il fratello maggiore di un amica, un certo Prince, che faceva le prove e si esibiva al Capri Theater, allora di proprietà del padre della Smith. “Never Saw Me Coming: How I Outsmarted the FBI and the Entire Banking System – and Pocketed $40 Million” è in vendita dal 13 agosto.

(…)

D: Alcune storie divertenti del libro hanno a che fare con il Prince pre-fama. Lei era amica di sua sorella minore, Tyka. Aveva idea che fosse destinato alla grandezza?

R: No, mai. Prince era solo… sapevamo che aveva talento. Lo abbiamo visto suonare tutti questi strumenti fin da quando era molto giovane. Ma era solo il fratello di Tyka. È sempre stato una persona gentile. Quando siamo cresciuti, ho notato che era migliorato molto. [Lui e la sua band] suonavano molta musica di altri artisti e aggiungevano un po’ di questo e di quello, e noi pensavamo: “Suonano meglio del disco vero”.

Un estratto da “Never Saw Me Coming”:

Uno di questi artisti era il fratello maggiore della mia amica Tyka Nelson, Prince. I Nelson vivevano a sei isolati da noi. Taryn [la gemella di Tanya] e io prendevamo spesso le nostre bambole Barbie e andavamo a giocare da Tyka. Nata nel 1960, come noi, Tyka aveva una bellissima voce. I suoi genitori erano entrambi musicisti jazz. Suo padre, John, suonava il pianoforte e usava il nome d’arte Prince Rogers; sua madre, Mattie, era una cantante. In casa loro c’era sempre musica, soprattutto in cantina, dove il fratello maggiore suonava la batteria o la tastiera.

“Voi ragazze andate di sotto a giocare”, diceva la madre di Tyka quando facevamo troppo rumore.

Impacchettavamo le nostre bambole e scendevamo le scale. Il fratello di Tyka, che chiamavamo “l’Orco”, iniziava a battere sui tamburi per liberarsi di noi. Infastiditi, noi tre stavamo lì, roteando gli occhi e brontolando. Lui rideva e continuava a sbattere.

“Mamma”, si lamentava Tyka. “Prince non ce lo permette. … “

“Prince”, urlava la madre. “Sei sempre laggiù. Dai una possibilità alle ragazze”.

Dopo altre grida della madre, Prince si arrabbiava e saliva i gradini. Non era un gran chiacchierone, ma il suo ghigno gelido ci faceva capire che era incazzato.

Ci piaceva tormentare Prince. Anche quando non volevamo giocare alle Barbie, spingevamo la mamma di Tyka a farlo uscire dal seminterrato.

“Voi gemelle. Perché siete di nuovo qui?”, chiedeva. “Andate a casa”.

Un giorno ci aspettava quando siamo scesi nel seminterrato.

“Voi due”, disse. “Questo è per voi”.

Aveva scritto una canzone per prenderci in giro, intitolata “Lippy Lippy Lou”, che parlava di una ragazza cattiva con le labbra grandi. Ero troppo arrabbiata per capire le parole, ma ricordo ancora il ritmo funky della canzone. Tutto il suo sbattere sulla batteria e sulla tastiera stava dando i suoi frutti.

Tradotto da: https://www.startribune.com/minneapolis-native-tanya-smith-teased-prince-hacked-into-banks-and-walked-away-with-40-million/600957805

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Prince su Spotify (ascolti e fan)

Post Analytics

Sono entrato in possesso di un account dell’applicazione Chartmetric.

Essere un musicista fallito ha i suoi vantaggi.

un musicista fallito fa questa fine

Chartmetric è un servizio che permette fare analisi sui dati che arrivano dai big data nel mondo dell’intrattenimento. Chartmetric usa i dati di Spotify, Youtube, iTunes, Amazon music e altri servizi di streaming. Aggrega le informazioni con quelle dei Social Media (Instagram, Facebook, Twitter). Da questo pandomonio di dati, tira fuori delle analisi, che gli americheni hanno già chiamato analytics.

Geniali.

geniale!

Prince, per dire, ha una forte e nutrita popolazione di fan su Spotify, superando gli 8 milioni di fan. Madonna ne ha poco più di 4 e MJ più di 14 milioni. Alla faccia delle merendine del mulino bianco…

Purtroppo, i fan di Prince su Spotify non sembrano essere degli affezionati ascoltatori.

WTF

Guardate questa statistica:

Conversion Ratio di Prince su Spotify. Fonte: chartmetric.com

La linea verde continua, che inesorabilmente scende da marzo ad oggi, racconta il Conversion Ratio della musica di Prince su Spotify.

Il Conversion Ratio è il rapporto tra il numero di fan e gli ascoltatori. Come dicono quelli di Chartmetric, il rapporto d’ascolto può essere relativo a un interesse molto attivo o recente, oppure a una popolarità passiva e da un solo ascolto.

In altre parole, è il rapporto tra quelli che seguono Prince su Spotify e quelli che effettivamente ascoltano la sua musica.

Come si vede bene dal grafico, all’inizio (intorno al 22 marzo) il rapporto era sopra il 50%. Oggi 23 giugno siamo intorno al 48%.

Capisch?

Tutto chiaro? 🙂

Come mai questa differenza negativa? In questo periodo il numero di fan di Prince su Spotify è passato dagli 8 milioni di fine marzo ai 9 milioni del 23 giugno. Un bel aumento di fan (circa 1 milione e 100 mila in più). Purtroppo, però, a questo aumento di fan non è corrisposto un aumento di ascolti. Prince in questi 3 mesi ha aumentato gli ascolti di solo 200mila brani (erano 4 milioni e 200mila il 23 marzo e 4 milioni e 400mila il 23 giugno).

Se l’è sucess?

Come mai l’ascolto della musica di Prince non sembra aumentare con l’aumento dei fan?

Provo a fare un’ipotesi, quella delle playlist.

Guardate il numero di playlist che contengono brani di MJ, Madonna e Prince:

  • MJ: 64.483
  • Madonna: 42.332
  • Prince: 26.616

Quindi, consiglio per Prince Estate: “intervenite su chi prepara le playlist su Spotify!” Ricordate: diventare fan di Prince su Spotify non porta soldi a Prince Estate, ma ascoltare la sua musica, sì.


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