C’era una volta un artista che, in polemica con la propria casa discografica, cambiò il proprio nome, si scrisse schiavo sul viso, distribuì direttamente ai propri fan la sua musica usando internet.
Quel tale artista era Prince.
Ora sostituite a Prince qualsiasi altro cantante del 2008 e avrete (più o meno) lo stesso risultato. Ma prima che il resto dell’industria discografica raggiunga il modello di business di Prince ci vorranno altri 15 anni.
Il sito del Guardian dedica allo sviluppo della crisi discografica un articolo dove il protagonista è Prince.