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e se Prince finisse negli Starbuck's?

Prince non vuole avere più nulla a che fare con le case discografiche; per distribuire la propria musica Prince non ha più bisogno della Sony, della Universal (per non parlare della Warner).

Rimangono delle soluzioni alternative ed una potrebbe essere offrire negli Starbuck’s di tutto il mondo i suoi lavori, come ha già fatto Sir Paul McCartney. Il Guardian nel 2007 aveva già spifferato una soluzione del genere.

Starbuck’s, per i pochi che non lo sapessero, è una catena di simil-fast food, dedicata ai prodotti della prima colazione, caffetteria, pasticceria, espresso, cappuccino, muffin e tè, diffusa in tutto il mondo ed ampiamente imitata.

Una soluzione che accontenterebbe tutto il pianeta,

Tranne l’Italia dove Starbuck’s non è mai atterrato (e mai arriverà per i costi esorbitanti e difficilmente competitivi data la grande tradizione culinaria italiana).

A quel punto ci toccherebbe rifugiarci in un Starbuck’s straniero, per i più fortunati il più vicino sembra essere quello di Lucerna, in Svizzera.

Per inciso, l’ideatore degli Starbuck’s, così come li conosciamo oggi, trasformò la sua creatura dopo aver visitato e traendo ispirazione dai bar milanesi nel 1983. Così riporta wikipedia.

http://vogliamostarbucks.splinder.com/

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