Anche i cinema italiani IMAX riportano la notizia del film Sign ‘☮’ The Times di Prince per il 29 agosto.
Ho fatto una ricerca nel sito Uci Cinema Imax.
Il film sarà proiettato all’UCI Cinema di Orio (Bergamo) il 30 agosto alle ore 18:30 e. alle 21:00. Sarà anche a Roma al Centro Commerciale Porta di Roma con gli stessi orari.
(Warner Bros., 1979) Mentre Stone lavorava al suo primo album per la nuova casa discografica Warners, Prince era nello studio adiacente a registrare il suo LP di debutto. La vicinanza alla precoce nuova figura di spicco del funk ha acceso il fuoco sotto il veterano? Back On The Right Track è senza dubbio il miglior album di Stone dopo Small Talk, grazie alle confessioni accompagnate dal piano Rhodes di Remember Who You Are e alla spavalderia abusiva del talkbox di The Same Thing (Makes You Laugh, Makes You Cry).
È uscita una nuova puntata del nostro podcast dedicata alla Celebration di Paisley Park del 2025. Ascoltatela qui sotto, su Spotify o su Apple podcast.
Prince è stato nello show televisivo di Letterman diverse volte; il 13 dicembre 1994, Prince presenta Dolphin (e indirettamente l’album ancora inedito The Gold Experience). Finita la canzone, Prince ha finto un malore per evitare la stretta di mano del presentatore. Ne ho già parlato qui. Nel 1996 è apparso di nuovo con Dinner With Dolores. Questa volta Prince ha concluso con una veloce corsa verso le quinte, dopo avere sussurrato al microfono “Free TLC” e senza stringere la mano a Letterman.
Letterman si è preso più volte la sua rivincita, citando Prince in una delle rubriche della trasmissione, la Top Ten:
6 dicembre 1995 – I dieci modi in cui i democratici potrebbe aumentare la loro popolarità. Numero 3: cambiare il nome ne “Il partito politico precedentemente conosciuto come Prince” LINK
14 giugno 1995 – I dieci suggerimenti per il matrimonio di Michael Jackson. Numero 6: per qualsiasi lamentela di tua moglie per quanto sei strano, mostrale una foto di Prince LINK
17 gennaio 1997 – I dieci modi in cui il mondo sarebbe differente se ognuno si chiamasse Kevin. Numero 9: il musicista Prince è “L’artista precedentemente conosciuto come Prince è ed anche attualmente conosciuto come Kevin” LINK
In un video su Youtube del 2024, David Letterman parla di Prince. È insieme al suo direttore d’orchestra Paul Shaffer. Discutono del malinteso riguardante il presunto malore di Prince sul palco. Shaffer chiarisce che si trattava davvero di una riluttanza di Prince a interagire con Letterman dopo l’esibizione. Shaffer racconta poi un aneddoto, cioè di un incontro più cordiale con Prince a Las Vegas, dove fu invitato nel suo privé. La discussione prosegue con la sorpresa di Letterman nel scoprire che Prince, in un’apparizione successiva nello show di Jay Leno, concorrente di Letterman, aveva mostrato un cartello elogiando Leno, implicando una sua preferenza rispetto a Letterman.
Prince Legacy (formerly known as Prince Estate) attraverso NPG Records ha pubblicato una nuova versione ri-masterizzata di America. Questa è in Dolby Atmos ove disponibile, come su Apple Music. Il singolo di dodici pollici è ventuno 🤣 e più di funky rock. Si basa su una solida ritmica della Lynn. Include solo di sintetizzatori e chitarre miagolanti. Questo singolo non avrà fatto la storia della musica. Tuttavia, rappresenta bene la politica filo reganiana di Prince della prima metà degli anni ottanta.
La musica è un potente veicolo per comunicare messaggi significativi. Essa supporta i movimenti di protesta e lega l’arte alla politica. Funziona da colonna sonora per il cambiamento sociale e gli atti di resistenza. Molte canzoni appaiono patriottiche o di puro intrattenimento al pubblico. In realtà, contengono messaggi sociali e politici profondi. Spesso questi messaggi vengono fraintesi o ignorati.
Potrebbe essere il caso di Prince? Un conservatore che ascolta i sentimenti della gente e che ne segue le indicazioni: “Il comunismo è solo una parola, ma se il governo cambia sarà l’unica parola che si sentirà” ancora “Forse non è nera, ma è felice di non essere rossa” per concludere con “Jimmy Non è mai andato a scuola, gli hanno fatto giurare fedeltà, ha detto che non era figo, niente rendeva Jimmy orgoglioso, ora Jimmy vive su una nuvola a forma di fungo“
Chi fosse quel Jimmy non si sa. Tuttavia, sembra che Prince all’inizio degli anni 80 avesse espresso favore nei confronti del successore di Jimmy Carter. Questo rispetto al 39esimo presidente americano.
Robert Palmer, critico musicale del New York Times scomparso nel 1997, scriverà:
«“America”, la canzone che apre il secondo lato dell’album, è vivace, trascinante e decisamente urbana; come una canzone di protesta degli anni ‘60, affronta lo spirito idealizzato dell’‘America’ e chiede che “mantenga liberi i bambini”. Ma proprio come le canzoni in stile psichedelico del primo lato sono notevolmente prive di riferimenti alle droghe, “America” del secondo lato potrebbe essere definita una canzone di protesta patriottica. Qui non si bruciano cartoline di leva. Anzi, uno dei brevi ritratti dei personaggi della canzone sembra suggerire che chi rifiuta il patriottismo e si diletta nel nichilismo potrebbe ricevere la giusta ricompensa in un cataclisma nucleare.»
Mentre Wayne Robins del New York Newsday aggiungerà:
«Nel campo della critica sociale, Prince è indiretto. Il suo allontanamento più netto dall’atteggiamento pacifista degli anni ’60 si riscontra in “America”, dove canta: “Il comunismo è solo una parola/Ma se il governo cade, sarà l’unica parola che si sentirà”. Prince che dice “meglio morti che rossi”, facendo eco a uno dei capisaldi della filosofia militante di destra? Più avanti nella canzone c’è questo verso bizzarro: “Jimmy Nothing non è mai andato a scuola/Gli hanno fatto giurare fedeltà/lui ha detto che non era figo/Niente rendeva Jimmy orgoglioso/Ora Jimmy vive su una nuvola a forma di fungo”. Dal contesto non si capisce se la nuvola a forma di fungo di cui canta Prince sia legata alle bombe nucleari o alla psilocibina.»
Poi arriva Jeffrey Day del Macon Telegraph che critica il nuovo Prince:
«“America” apre il lato B, suonando un po’ più simile al vecchio Prince con la sua anima e la sua potenza. Ma poi si ascoltano i testi, stampati in rosso, bianco e blu sulla copertina apribile. Sembra che Prince abbia ascoltato troppi discorsi di Reagan. Anche se non c’è nulla di sbagliato nel patriottismo, è sorprendente che qualcuno come Prince abbia scritto una canzone così superficiale e ignorante. In essa canta: “Jimmy Nothing non è mai andato a scuola / Gli hanno fatto giurare fedeltà, Jimmy ha detto che non era figo / Niente rendeva Jimmy orgoglioso / Ora Jimmy vive su una nuvola a forma di fungo”. Questa è una delle frasi migliori. La prossima volta che Casper Weinberger parlerà di come i vecchi Stati Uniti abbiano bisogno di più armi, dovrebbe cercare il sostegno di Prince.»
Jim Bohen del Daily Record spinge ancora più sull’acceleratore:
«Per quanto riguarda le sue opinioni politiche, sono diventate più conservatrici. Lo stesso artista che una volta consigliò al presidente: «Ronnie, parla con la Russia», ora promuove un patriottismo cieco come unica alternativa al comunismo, arrivando persino a denunciare uno scolaretto che si rifiuta di recitare il giuramento di fedeltà alla bandiera: “Jimmy ha detto che non era figo/Niente rendeva Jimmy orgoglioso/Ora Jimmy vive su una nuvola a forma di fungo”»
Sarà poi Sign ☮ the Times (a partire da quel simbolo della pace) a far svoltare a sinistra la musica di Prince: “qualcuno dice che un uomo non è felice fino a quando non muore, perché?” Per poi tornare a destra con la conversione ai Testimoni di Geova? Ma forse le categorie politiche non hanno mai fatto il caso di Prince.
Questo era, a parte l’inizio, necessario per trovare una traiettoria ed entrare nell’orbita del mainstream.