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Spike Lee politicizza Prince di Alessandra Farkas

Prince ha finalmente partorito il tanto atteso “Money Don’ t matter 2 Night”, il suo nuovo video musicale diretto dal regista Spike Lee tra New York, Soweto e il Cairo durante la lavorazione del suo film “Malcolm X”. Risultato: gemelli. Entrambe le versioni sono state mandate in onda in prima mondiale martedi’ su MTV. Non si tratta solo della prima collaborazione tra Prince e il suo grande ammiratore Lee ma anche del primo lavoro in cui la rock star rinuncia completamente al suo tradizionale ruolo di animale erotico in nome del messaggio politico.sociale imposto da Lee. La prima versione (quella “musicale”) alterna scene di Prince al pianoforte, circondato dai “New Power Generation”, a spezzoni di vecchi documentari e scene girate tra i poveri ghetti, ripresi e ampliati nella seconda versione “cinematografica”. Che e’ molto piu’ politicizzata e dove Prince non si vede neppure per un secondo. “Signor Presidente, non credo che tu capisca cosa sta succedendo qui . esordisce nel filmato un padre afro.americano .. Non posso sfamare la mia famiglia, sono disoccupato. Cosa devo fare?” Eccoci attorno alla sala da pranzo (in bianco e nero) della sua famiglia di Brooklyn, devastata dalla recessione. Mamma arriva con un piatto pieno di pane in cassetta spalmato di crema d’ arichidi e marmellata d’ uva. Seguono spezzoni di deprimenti documentari girati durante la Grande Depressione e durante la Nuova Depressione, quella del 1992. I cattivi, per Spike Lee, sono solo bianchi. Unica eccezione: il generale Colin Powell, “un traditore della razza nera”. Alessandra Farkas 

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