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Superbowl: perché Prince non è rimasto fulminato sotto l'acqua ?

L’avete visto tutti, loro suonavano e la pioggia cadeva copiosa nello stadio.

Ma come mai Prince non c’ha lasciato le sue penne viola attaccato alla chitarra bagnata ?

Ecco la risposta

…as it turns out, Prince’s only serious concern was slipping on those monster heels of his. “Everything was wireless,” said [lighting expert] Paul Van Puffelen. “He had a wireless guitar transmitter and wireless microphones — there was no power running directly to him. All the real power appliances, the guitar amps and monitors, were all protected from the rain.”

But what about all those flashy, seemingly hazardous spotlights that illuminated the concert? They were low-voltage and waterproof LED devices, designed for outdoor use.

Lightning? He could have been struck by lightning at least, right? Nope. “You can debunk it all pretty fast,” Van Puffelen said. “He was in a big bowl. And lighting strikes the highest point, and there were plenty of high, high lights on the stadium, with their own lighting rods. When it’s an open-air venue with no roof, they have a lot to take into consideration.”

In fact, Van Puffelen said his biggest concern of the night had nothing to do with Prince. It was when Billy Joel sang the National Anthem in the rain: “I wouldn’t want to be the guy who owned that grand piano.”

Fonte http://idolator.com/tunes/prince/prince-doesnt-break-a-black-sweat-234616.php

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Superbowl, un ottimo show

Ho visto in diretta l’esibizione di Prince al Superbowl; dopo una serata memorabile che racconterò + tardi, ho sfruttato il satellite per scovare chi trasmetteva la partita fra Indianapolis e Chicago in diretta, così sono finito (intorno alle 2 di mattina) su una televisione tedesca.

Quando ho trovato il canale mancavano 9 minuti circa alla fine del secondo quarto. Anche se nel football americano si ferma spesso il cronometro, mi immaginavo mancasse davvero poco all’esibizione di Prince. Il regista ha pensato bene di confermare la mia idea mostrando un pre-show o un soundcheck con Prince che suonava la chitarra, mentre dietro di lui una delle Twinz si agitava con un tamburello in mano.

Al ritorno sul campo il commentatore tedesco ha fatto riferimento (credo) alla scena di Pretty Woman dove Julia Roberts canta Kiss di Prince mentre è immersa nella vasca, sotto lo sguardo di Richard Gere. Ottimo aggancio ed intanto la febbre saliva.

Mi sono pazientemente sorbito buona parte della partita (il football americano rimane uno sport interessante) e ho aspettato la fine del secondo quarto. Fine che è arrivata con l’errore dal dischetto di un italo-americano per i Colts che ha sfiorato uno dei due pali.

Mentre i commentatori, con uno strano Boris Becker, parlavano dell’incontro sullo sfondo un formichiere di attrezzisti creava il palco a forma di Love Symbol dove Prince si sarebbe esibito.

Un breve notiziario in lingua tedesca e via con lo show.

Si parte con Let’s go crazy che introduce un fottio di urlanti fan, ma la regia fa le bizze. Si sente Prince cantare, ma lui in video sta facendo un assolo. Devono avere sovrapposto le due versioni, quella in diretta e quella leggermente in differita, creata dopo il fattaccio di Janet Jackson e Timberlake di anni fa. La regia si riprende ed in un tripudio di fuochi artificiali la musica di Prince prende corpo. Un ottimo spettacolo dal vivo: trascinante e coinvolgente, la cosa che (forse) lui sa fare meglio oggi.

Arriva una banda incontenibile che balla e suona per bene. C’è Baby I’m a star e tutti se ne rendono conto.

Finirà con Purple Rain e con i 74mila di Miami a cantare il coro finale.

Tutto ben fatto.

Finalmente orgoglioso di essere un fan di Prince.

Ps in un primo momento avevo scritto che Best of U era un nuovo brano di Prince, mentre in realtà sarebbe una cover di un pezzo dei Foo Fighters come dice emmebi, che ci legge, ma non ci linka (cattivone !).

Chiedo scusa a tutti per l’errore, d’altronde ho solo due mani !