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Prince a Las Vegas

Parte con il successo del 1987 “U got the look”, passando attraverso “Black Sweat”, dal più recente “3121”, un concerto pieno di energia di due ore. Prince mostra il suo catalogo (“così tanti successi per così poco tempo” ha detto con un sorriso di compiacimento). L’occasione per lui, Testimone di Geova, di introdurre il suo nuovo pulpito nella Sin City per eccellenza (Las Vegas è chiamata la città del peccato).

Prima di Prince, due artisti sono passati per Las Vegas facendone la propria dimora: Celine Dion e Barry Manilow. Per ambedue è stato l’addio alle scene. Sarà la stessa cosa anche per Prince ?

“Questo spettacolo è tutto tranne che un addio” dice Sam Jennings, direttore delle operazioni del Prince’s fan club “lui ci vede un’opportunità per sgranchirsi musicalmente le proprie gambe”. Ed infatti, da ciò che si è visto le prime sera Prince sembra prendere le distanze dai tipico spettacolo di Las Vegas: “niente playback su questo palco” così Prince rassicura i 900 ospiti dal grande palco circolare che occupa il centro del locale.
Niente playback, così come un palco semplice. Lo stesso stile che ha segnato i suoi ultimi tour. Solo il logo 3121, sul muro dietro di lui. Prince continua nel suo stile senza fronzoli, accompagnato solo da un tastierista, un bassista ed un batterista, con le “Twinz”, le ballerine che si muovono e cantano insieme a lui. Tutto ciò sembra allontanarlo dallo stile di Las Vegas, dai spettacoli in topless, dalle acrobazie del Cirque du Soleil e dallo show coreografico di Celine Dion.

Avrà successo Prince a Las Vegas? Las Vegas ha provato a reinventarsi con una serie di spettacoli importati direttamente da Broadway, per attirare le famiglie.

“A Las Vegas” dice John Meglen, il presidente di Concerts West, organizzatore degli spettacolo di Prince e Celine Dion “si viene per vedere qualcosa che non c’è in nessun altro posto. Oggi se vuoi vedere Prince puoi fare solo una cosa” L’idea, secondo Meglen, è quella di replicare i concerti privati, dal vivo, esclusivi che Prince ha dato nella sua casa di Los Angeles fino a quest’anno, le stesse feste che hanno dato l’ispirazione per il suo lavoro 3121.

Così Prince, dopo avere collezionato il record come tour più visto del 2004 negli Usa, avrà ancora successo a Las Vegas ? Ci riuscirà se colpirà sulle corde dei turisti che arrivano nella città con la promessa di fantasie grandiose e sfarzose. Potrà Las Vegas aiutare Prince ? Il ristorante di Prince era per metà pieno (o vuoto) la sera della prima. Ma consideriamo questo. Nel suo tour del 2004 Prince raggiunse la cifra di 87milioni di dollari suonando in 69 città. Chi fu il secondo quel anno ? Celine Dion che raggiunse gli 80milioni di dollari suonando in una sola città.

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Timberlake risponde a Prince

Leggo sul sempre interessante rnbjunk.com che Justine Timberlake risponde in una canzone (non pubblicata) ad un frase detta da Prince a proposito dell’ultimo lavoro del giovane ex N’Sync.

Prince aveva detto ad un concerto, ne avevamo già parlato qui:

For whoever is claiming that they are bringing sexy back, sexy never left !

(Per tutti quelli che rivendicano di riportare sexy, sexy non se ne era mai andato.)

A cui Timberlake ha risposto così

If sexy never left, then why’s everybody on my shi it it?
Don’t hate on me just because you didn’t come up with it.
So if you see us in the club go on and walk the other way
Cuz our run will never be over; not at least until we say

(Se sexy non se ne era mai andato, allora perché tutti stanno dietro alla mia roba ?
non odiarmi solo perché non sei sbucato fuori con lui
se ci vedi in un locale, vattene per un’altra strada
perché non ci fermeremo mai, almeno fin quando parleremo)

Insomma, non scorre mica tanto buona sangue fra il giovane Timberlake e Prince. Però Prince di queste cose ne parla in pubblico, mentre Timberlake le infila, un poco più violente, in una canzone non pubblicata. Chi ha più coraggio ?

Clicca qui per andare nella pagina di rnbjunk e poi ascoltare il brano.