blog

Tutti a cantare per Paisley Park!

Sto apprezzando la nuova iniziativa di Paisley Park chiamata #paisleyparkchallenge. L’hanno spiegata in questo post su Facebook.

Tutti hanno una canzone di Prince che preferiscono. Ora vogliamo sentire le vostre. Davvero. Vi vogliamo sentire cantare. Anche in playback, suonando uno strumento o urlando a squarciagola con i vostri bambini o i cagnolini e i gattini. Dateci dentro.

Queste sono le regole: fino a domenica postate il video su Facebook, inserite #PaisleyParkChallenge e taggate @paisleypark. Dopodiché noialtri di Paisley Park pubblicheremo le nostre preferite.

E così, con curiosità ho girato Facebook cercando l’hashtag #paisleyparkchallenge. Ho ascoltato un sacco di ottimi musicisti e cantanti affrontare senza paura i brani di Prince. Anche voi potete ascoltarli cliccando qui.

Non tutti i partecipanti hanno aggiunto il tag a @paisleypark (e questo forse li squalificherà dalla gara), voi non dimenticatelo!

Anche se la sfida non è ancora chiusa, ho il mio tabellino dei migliori (manco fossi Rino Tommasi). Prima di elencarli, un paio di regole che mi sono dato:

  • ho scartato quelli che hanno suonato/cantato su basi midi;
  • ho scartato quelli che hanno copiato/rifatto l’originale;
  • ho scartato quelli che non mi piacciono.

Come ultima regola, ho cercato i brani di Prince meno conosciuti. Quelli che solo un vero FAN (o FAM?) di Prince canterebbe. Per fare un esempio, ho scartato i chitarristi che hanno rifatto l’assolo finale di Let’s Go Crazy, ma quell’assolo io l’ho ascoltato (e l’ascolto) fatto dalle mani di Prince. Copiare Prince nota per nota è un esercizio utile, per carità, ma solo per la propria crescita musicale.

E quindi, con in mente queste piccole regole il primo video che propongo è quello di Hanna di Take me to the Paisley che canta The Morning Papers mentre carica la lavastoviglie.

Poi c’è Laurent. Sulla ritmica da piano bar riprende Strollin‘ da Diamonds And Pearls e ci costruisce sopra una bella improvvisazione. Peccato duri poco meno di un minuto. Guardate come il piano ondeggia sotto le sue mani. Ha tagliato il video perché la tastiera è andata per terra?

Ho scelto Lisa che ha rifatto Love 2 the 9’s accompagnandosi solo con lo snap delle dita. Mi è piaciuto il mondo in cui si fa prendere dalla canzone, che la fa anche un po’ sbarellare alla fine. Emozionante. E bellissimo il contrabbasso nell’angolo della stanza.

Per ultimo, Mark Penta che trasforma I Wish U Heaven in una canzone da cantare in riva al mare, davanti ad una falò di Battistiana memoria (ma senza assembramenti!).

Queste sono (per adesso) le mie scelte. Vedremo quali saranno quelle di Paisley Park.

blog

Essere fan di Prince ai tempi del #coronavirus

Foto che ho scattato il pomeriggio del 2 giugno 2016. Appena arrivati a Chanhassen, sui telegiornali è uscita la notizia dei risultati dell’autopsia fatta sul corpo di Prince. Le telecamere dei network americani corrono a Paisley Park, noi siamo testimoni involontari di quella giornata. La recinzione è già ricca di tributi. La foto non sarà in mostra, ecco perché la vedete qui.

Amiche e amici, sono tempi sofferti, ironici e pesanti. Un grande abbraccio alle persone che stanno soffrendo. Questo virus subdolo sta colpendo molti, nelle zone dove più abbiamo amici. State a casa e invitate gli altri a stare a casa.

Nella strana relazione che abbiamo sul blog e Facebook, non scrivo da tanto tempo. Non mi piace festeggiare i vari compleanni (10 anni fa usciva quel disco solo in portoghese, 20 anni fa lui si mangiava la pasta Alfredo e 30 anni fa Wendy e Lisa uscivano dal gruppo di whatsapp di Prince). Non sta nel mio carattere. Preferisco immaginarlo ancora qui con me. Prince, per me, è immerso nella quotidianità. Non mi ha mai fatto scappare dalla realtà, ma la aumentava. La accentuava, non la attenuava. La faceva emergere. Non la nascondeva.

Cosa avrebbe detto e fatto Prince oggi? Avrebbe fatto una diretta su Facebook o si sarebbe fatto riprendere in fila all’Esselunga? Avrebbe dato un’intervista citando Fazio e invitando tutti ad abbracciarsi? O avrebbe praticato la clausura in buona compagnia?

Questa società mi ha cambiato. Farò in maniera che il cambiamento vada per il meglio; verso un uso sapiente dei minuti, che siano decisi da un virus, da un’auto che non rispetta il rosso o dagli hamburger di Joe. Chiudendo in bellezza, con una bella festa. Perché quel giorno farò festa, come nel 1999.

La mostra fotografica “Dopo la pioggia” è stata rimandata. Abbiamo avuto delle nuove date (provvisorie) e appena le cose si faranno più chiare ve le faremo sapere. Purtroppo, tutti i giorni abbiamo a che fare con questa realtà confusa e preoccupante. Per favore, rimanete a casa. Non è una questione di mostra fotografica, è una questione di salute.

Mi sono ritrovato ad ascoltare le puntate del podcast Italian Jam dedicate a Prince. Se avete voglia di dedicare 5 minuti del vostro tempo casalingo, le trovate qui.

Prima di chiudere questo post, mando un abbraccio a Matteo e Luisa. Se siamo ancora qui è per me merito vostro.

blog

21 aprile 2018

Come ogni anno, tengo un profilo basso intorno al 21 aprile.

Osservo con una certa distanza gli avvenimenti di paisley park anche se un po’ vorrei essere lì.

Quest’anno in più c’è stato il video girato subito dopo la morte di Prince; non ho capito se fosse obbligatorio pubblicarlo, ma farlo intorno al 21 aprile ha avuto un effetto da macchina del tempo. Lui sdraiato vicino all’ascensore; siamo tornati indietro a quei giorni. Oggi ho letto una lettera di Andy Allo del 2011, pare fotografata dalla polizia dentro Paisley Park. E poi c’è il video di Kirk che va a prendere medicine. Un gruppo di persone “senza talento” che lo circondavano, perché sapevano di non essere nulla senza di lui.

Se non verrà fuori qualche novità, la morte di Prince sarà solo colpa di Prince. O del caso.

Questo dicono i fatti.

Avete voglia di dirmi come avete passato questi giorni?

da facebook

blog

Riflessioni sul 21 Aprile: Il Ricordo di Prince

Come ogni anno, tengo un profilo basso intorno al 21 aprile. Osservo con una certa distanza gli avvenimenti di paisley park anche se un po’ vorrei essere lì.

Quest’anno in più c’è stato il video girato subito dopo la morte di Prince; non ho capito se fosse obbligatorio pubblicarlo, ma farlo intorno al 21 aprile ha avuto un effetto da macchina del tempo. Lui sdraiato vicino all’ascensore; siamo tornati indietro a quei giorni.

Oggi ho letto una lettera di Andy Allo del 2011, pare fotografata dalla polizia dentro Paisley Park. E poi c’è il video di Kirk che va a prendere medicine. Un gruppo di persone “senza talento” che lo circondavano, perché sapevano di non essere nulla senza di lui.

Se non verrà fuori qualche novità, la morte di Prince sarà solo colpa di Prince. O del caso. Questo dicono i fatti.

Avete voglia di dirmi come avete passato questi giorni?

#tbt · blog

Quella volta che Patrick Murphy vide Prince al Paisley Park

Continua il tour di Prince in Canada link. La scaletta la sapete a memoria (se non la ricordate passate da uno dei miei concorrenti) e il successo è garantito. Prince continua a proporre Don’t Stop ‘Til You Get Enough di Michael Jackson urlando “ehi, questa non l’ho scritta io!”

E mentre aspettiamo di ascoltare i remix di “Dance 4 me”, un paio di musicisti si fanno avanti e ci ricordano l’importanza che Prince ha nella musica contemporanea.

Il pluripremiato Bruno Mars link vorrebbe collaborare con Kanye West e Adele, anche se il suo sogno è lavorare con Prince. Mentre D’Angelo link dovrebbe uscire con un nuovo lavoro e sembra che pure lui ha nel cassetto qualcosa di registrato con Prince. Anche se Prince dice che non è vero.

Infine, Patrick Murphy racconta sulle pagine di “The Mac Weekly” link quella volta che riuscì ad infilarsi in un concerto di Prince a Paisley Park.

Un sabato di quell’autunno, mi sono svegliato con un messaggio di mia sorella che diceva: “Prince sta organizzando un concerto a sorpresa a casa sua. Devi andare.” Non avevo idea di dove vivesse Prince, figuriamoci se il concerto stesse davvero accadendo o come entrare, ma sapevo che dovevo provare. Ho fatto quante più imprecise ricerche sul sito dei fan di Prince possibile. L’unica cosa che ho trovato è stato un post di “EyeAmThePurple1” che ha incaricato gli irriducibili di avventurarsi in una fermata nel mezzo del nulla a Chanhassen (30 miglia a ovest di Macalester) quel pomeriggio. Con un buon amico del liceo, ho fatto il viaggio verso ovest, proprio come avevano fatto Lewis e Clark 200 anni prima. Ma invece dell’Oceano Pacifico, eravamo alla ricerca di un uomo sgargiante e violaceo con un debole per il pizzo, le grasse corde dei bassi e le donne raffinate.

Dopo esserci persi gravemente lungo la strada, siamo finalmente arrivati alla fermata dell’autobus, ma sembrava desolante. C’erano solo 40 o 50 altri fan alla fermata. Abbiamo aspettato per oltre due ore senza alcun segno di Prince, ma proprio quando alcuni fan hanno deciso di tornare indietro, abbiamo visto avvicinarsi tre autobus in lontananza. Autobus viola.

Gli autobus hanno portato la folla di quarantenni e io e il mio amico alle porte di un complesso, che in seguito ho capito che era Paisley Park, la casa di Prince. Una folla di poco meno di 400 persone ha aspettato altre due ore sotto la pioggia fredda prima di entrare. Non ci era permesso di portare nessuna telecamera perché Prince crede che le telecamere divoreranno il suo chakra del terzo occhio. L’ho inventato, ma probabilmente è vero. La casa di Prince (o almeno quello che ne ho visto) era come immagino che la Stazione Spaziale Internazionale sarebbe simile se la avesse liberata. Per tradizione, Prince non è salito sul palco fino all’una di notte. Non perché fosse occupato, ma perché era il Principe, e probabilmente stava dando da mangiare a un orso polare di nome Mortimer prima di decidere di salire sul palco. Il set di tre ore di jam-tastic che includeva George Clinton e Larry Graham era diverso da qualsiasi cosa io abbia mai visto. La impareggiabile presenza sul palcoscenico di Prince, unita alla sua superiore abilità musicale, ha reso possibile un concerto che non dimenticherò mai.

Iscriviti al blog

Unisciti a 343 altri iscritti
#tbt · blog

Una risposta

Sono vittima di un attacco frontale, da parte di M.A. che pensa di difendersi dietro ad uno pseudonimo, ma io so come si chiama. Lui in realtà è G.T.! Il mitico cantante di scat, che sa tutte queste cose di Prince perché è passato dalle parti di Paisley Park per registrare qualche suo successo.

Caro M.A. non ho risposto alle tue questioni, perché questo blog funziona così: io scrivo dei piccoli articoli e chi vuole dice la sua nei commenti. Inoltre, il blog ha un formato unidirezionale: voi mi leggete e sapete chi sono, mentre io non sempre so chi c’è dietro ai vostri commenti (che spesso sono anonimi). Non siamo tutti sullo stesso piano. E così nei commenti io controllo solo che tutto vada bene.

Come ho scritto nei commenti, ognuno di noi ha il suo rapporto con la musica di Prince e sono tutti da rispettare. Lo ammetto; ultimamente sto diventando un po’ insofferente alle sue operazioni commerciali e scarico la mia delusione scrivendo articoli divertenti (almeno a me fanno ridere). Tutto qua. Non facciamone una tragedia, per favore.

Noto invece che Prince è il primo che quando va in televisione non ci pensa proprio a spiegare perché chiude npgmusicclub.com o come mai lotusflow3r.com va in pensione senza distribuire le magliette promesse. Invece, sono sempre impressionato di come Prince riesca a trovare degli avvocati pro bono, che lo difendono a spada tratta. Buon per lui. Le spiegazioni sociologiche ci sarebbero, ma lasciamole ad altri siti.

Come dice, giustamente, ARB, meglio parlare di musica. E la musica che ultimamente è uscita dalla penna di Prince (Cause And Effect o Hot Summer – evitando l’inno della squadra di football) è un po’ deludente.  Forse sono meglio 90′ di vuvuzela nelle orecchie… forse no.

Oramai, ci siamo abituati a trovarci di fronte ad un rapporto di 4 brani ottimi su 10 offerti dalla premiata ditta Prince. E questo mi può anche andare bene visto il passato di Prince ed il futuro della musica che ci circonda. Ma il 2010 non è proprio iniziato con questo ritmo. Prima di Lotus Flow3r (nel senso dell’album doppio) avevamo ascoltato un paio di brani funky, con l’inaspettata presenza di Camille, che ci avevano fatto godere. Invece, questi ultimi brani sono deludenti. Hot Summer, poi, sembra poco utile alla CAUSA e fa uno strano EFFETTO.

Veniamo a noi, tu vuoi una risposta al tuo commento #3, anzi una risposta: “dura e ferma”. Ma perché? Tu fai le considerazioni e le tue domande sono tutte retoriche:
“Che dire del groove irresistibile di Dance 4 me, Chocolate box e Ol’skool company?”
Appunto, che dire?
“Quanti cantanti o gruppi che oggi vanno per la maggiore pensate saranno in giro tra 30 anni?”
Volevi il numero preciso, forse?
Come diceva quello, tu ti fai la domanda e ti dai anche la risposta.
Se sta bene a te, sta bene anche a me.

Forse, la differenza è che io quelle domande non me le faccio. In fondo, a me non interessa sapere quanti gruppi contemporanei saranno in giro tra 30 anni. Forse perché in questi tempi ascolto altri gruppi, che sono durati meno di dieci anni.

Ma è più importante la quantità o la QUALITA’? (non rispondere è il mio turno fare domande retoriche)

La qualità nella musica di Prince (per ora) non la vedo. Aspetto con ansia il nuovo album. Non mi lamento se non viene in Italia, non mi lamento se distribuirà il cd con metodi alternativi e se lui vuole andare ad X-Factor, non è un problema per me. Io riporto solo le notizie, ognuno di voi trarrà le proprie conclusioni (così come io traggo le mie). Però, ti segnalo, che quando è entrato nella lista delle 100 persone più influenti del pianeta ho esclamato “Finalmente!”. Cos’altro devo fare? Vuoi che mi metta una scopa in culo così gli ramazzo lo studio A di Paisley Park?

Concludo.

Tu dici di non andare sul personale, ma spari uno splendido: “peccato che a Simonttx manchi l’intelligenza, la capacità, il coraggio e l’onestà per rispondere”. Chi legge, potrà giudicare se questo non è andare sul personale (e se non qualcosa di più…).

Ma nella mia infinità bontà ti perdono; in passato, i visitatori di questo blog avevano assaggiato diverse volte la lama della mia censura, ma col tempo ho notato che è più divertente lasciare i messaggi che scrivete. Dopo qualche mese fanno molto ridere.

Ora, come leggi, caro M.A. una piccola risposta te la sei meritata.

Ti saluto e ti propongo di fare la pace.

Simonttx, il blogger

ps io so veramente chi sei…